Tiziano Broggiato è un nostro caro amico ed è un grande poeta che offre al lettore una nuova raccolta: “Preparazione alla pioggia” (Italic Pequod).
Dice Francesco Napoli nella prefazione al nuovo libro di poesie di Tiziano Broggiato che "C’è un continuum nei libri di Tiziano Broggiato che giunge fino a Preparazione alla pioggia. Un accenno di “romanzo in versi”, forma catturata, e poi rielaborata, da Elio Pagliarani, l’autore di La ragazza Carla a La ballata di Rudi, il primo a cimentarsi su questa misura sulla quale successivamente va a fare i conti anche un poeta non sempre così lontano da Broggiato, quel Maurizio Cucchi che, centrandolo sulla figura paterna e sulla sua misteriosa e improvvisa scomparsa, ne dilata la composizione in diacronia, distendendola dal Disperso (1976) a L’ultimo viaggio di Glenn (1999). “Ascoltando Marilyn”, questo il titolo dell’ultimo componimento disposto da Tiziano Broggiato in Preparazione alla pioggia, ha tutto del romanzo: la traccia narrativa, Eros e Tanathos, una protagonista femminile che svela i suoi misteri e i suoi sentimenti e un io narrante che dialoga e interagisce con lei.
E le parole di Nicola Bultrini che possiamo condividere ci confermano che Tiziano Broggiato è un poeta che scrive solo quando gli è necessario, fuori da ogni ideologia e sterili sperimentalismi linguistici; la sua è una poesia che dice, ma intenta, ove necessario, anche a formulare “la regola precisa del silenzio”. Il poeta è consapevole della intraducibilità oggettiva del reale, e in questa precarietà soccorre il recupero del passato (anche di quello più prossimo, prima che si sconvolga nel turbinìo degli attimi). In questa consapevolezza “diventa irridente la memoria / senza tempo né storia”. E allora, “c’è appena il tempo per convincersi che nessuna / consolazione è abbastanza grande / da soddisfare tutti. / Prepariamoci alla pioggia”.
E Loretto Rafanelli, altro grande poeta e amico, ci indica anche che Quella di Broggiato è una poesia per enigmi. Cʼè qualcosa che accade e che allʼimprovviso si evidenzia. Cʼè una minaccia che si svela («cʼè odore di fuochi nellʼaria, in questʼaria/ notturna che cova tragedie»), una certezza messa in dubbio («Da allora nessuna vista, più,/ dalla finestra./ Fuori, un gelo frizzante stemperava/ un inequivocabile sguardo di congedo»), un percorso sconosciuto che compare («Sarà solo molto tardi, alla luce di luna,/ che si libererà a una invocazione docile:/ – Fatemi dormire in una stanza fredda – »), una parola che si configura come verità o versi che si perdono nel respiro di un secondo. …Broggiato è un testimone fedele del suo tempo, un testimone che non deve risultare inascoltato, perché egli porge alcuni strumenti per seguire il “quotidiano esercizio del male”, intento comʼè, a domandarsi «che cosa sappiamo noi di come fa/ la sofferenza a scegliersi il bersaglio,/ di come fa il dolore a entrare nel/ corpo?», di come può la poesia seguire il cammino della memoria o lo sguardo leggero di un amore o le risa distratte della gente, come tracciare la linea nel deserto che colmata in continuazione viene rimarcata fino a darci una traccia. Così un poeta vuole raccontare il mondo, il suo mondo, vissuto attraverso le poesie, tante poesie.
Nelle strade di Caorle a "FlussidiVersi"