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IL POETA SCRIVE LA STORIA DELLA RECENTE DISSOLUZIONE DELLA FEDERAZIONE SOCIALISTA DI YUGOSLAVIA


Siamo stati abbarbagliati dalle vicende accadute dal 1991 nelle terre che stanno a due passi da Trieste. Il confine est dell'Italia. Nel 1991 con Marina abbiamo vissuto la "nascita" della Repubblica di Slovenia appena dopo il confine passando per un passo riservato ai soli residenti. Quello internazionale era chiuso per qualche ora e pieno di soldati. L'aria era densa, pesante, immobile: presagio della catabasi della federazione slava. Poi, anni dopo, incontrammo il poeta e storico Giacomo Scotti. Con lui abbiamo dato vita ai Dialoghi Poetici dell'Euroregione ed agli incontri di poesia Italo-Croati a partire dal 2008. Una amicizia.

Ora proproniamo in anteprima "Terre di guerre e viaggi di pace" attraverso il nostro blog. Un'opera che ci dice quasi in presa diretta - con lo zaino in spalla - della sanguinosa guerra (1991-1995) della e nella Slavia del sud, Yugoslavia appunto. Un'opera di Giacomo Scotti, nato nel 1928, che ce la porge quasi come un diario e con la ricchezza di moltissime fonti e documenti. E i rimandi ai neri tempi ancora in attesa di cognizione e coscienza del nazifascismo come se il filo nero della morte segnasse isole, città, foibe colpendo persone di poliappartenenze.

Un grazie ancora a Giacomo Scotti per quest'opera.

Edizioni: Odradek (Roma)

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