i due Marò
Trieste, fine 2014: ed allora ricollochiamo lo striscione per i due marò. Il sindaco di Trieste accetta la mozione presentata in Consiglio. Sotto le festività natalizie più che sensato, sembrerebbe. Il vogliamoci bene natalizio, la solidarietà diffusa rende, sembra, la cosa fattibile. Invece...
La storia dei due Marò è una storia molto complessa. A darci qualche lume in più sulla vicenda “marò”, (nonostante quelle inopinate parole della Bonino, a cui rivolgiamo i nostri carissimi auguri, “la loro innocenza non è accertata” - che, forse, hanno pregiudicato una sua riconferma governativa -) detenuti in India è l’ultimo libro di Mauro Mellini. Mauro Mellini, insigne giurista, avvocato, già del partito Radicale (fino alla sua transnazionalizzazione), deputato e già componente del Consiglio Superiore della Magistratura, con “Il mercato dei marò”, ediz. Bonfirraro, ci permette di stigmatizzare l’assenza dello Stato nell’affrontare eventi che dopo più di 1000 giorni ancora presentano punti oscuri. Assenza di uno stato di diritto, nonostante le sue fondamenta. E’ la storia evidente di come l’Italia abbia delegato le proprie funzioni sovrane ad uno Stato Terzo, affidandogli la gestione di un’azione giudiziaria indebita nei confronti di due militari italiani, due Sottufficiali della Marina Militare italiana, fucilieri della prestigiosa Brigata S.Marco, incaricati dal Parlamento di assolvere compiti di contrasto alla pirateria marittima. Così veniamo a sapere che un Comando Militare acconsentì che l’Armatore della nave - Enrica Lexie - autorizzasse la petroliera a rientrare in acque territoriali indiane, consegnando di fatto i due Fucilieri di Marina alla giurisdizione indiana. Un atto di assenso dato sulla linea di Comando Operativo mai chiarito e reso noto solo il 17 ottobre del 2012 dall’allora Ministro della Difesa, ammiraglio in quiescenza. Perplessità, quantomeno. Coordinamento assente con gli Affari Esteri, i più competenti su queste cose.
Un racconto molto documentato quello di Mauro Mellini che ci propone un dramma che coinvolge due cittadini italiani e le loro famiglie e che cela “verità nascoste”, quelle che il 22 marzo 2013 hanno suggerito al Governo Monti di dare corso all’estradizione passiva di due nostri connazionali, consegnandoli nelle mani di un Paese in cui è prevista la pena di morte. Un’azione di “contrasto dissuasivo”, quella dei due Sottufficiali incaricati di garantire protezione anti pirateria ad una nave battente bandiera italiana ed in navigazione in acque internazionali, durante la quale sarebbero stati uccisi due poveri pescatori indiani secondo quanto affermato, ma mai provato, dallo Stato Federale indiano del Kerala.
Restano motivi occulti come opachi i mercanteggiamenti che durano ormai da più di 1000 giorni e dopo le dimissioni dell’Ambasciatore Terzi e la fine del Governo Monti. Già, Monti. Quando in troppi lo hanno osannato, come tecnico insigne, come super partes !
Nel frattempo, Il “mercato” continua a danno della sovranità nazionale italiana e propone al mondo un’Italia sempre più timida nell’affermare i propri diritti ed incapace a tutelare quelli dei propri cittadini, insieme ad una distratta Europa altrettanto debolissima e preoccupata solo di erigere troike feroci in deboli stati. Lo striscione non l’abbiamo visto però è il libro di Mauro Mellini – IL MERCATO DEI MARÓ - che in punta di diritto, con i riferimenti alle leggi e quindi rendendo il racconto dell’indagine di facile comprensione anche per il grande pubblico ci stimola a rammentare molte cose e a riflettere.
I due Marò, Massimiliano Latorre – ricoverato a Milano - e Salvatore Girone, sono stati lontani dalla loro Patria e dalle loro famiglie da quasi tre anni, ed uno lo è ancora, colpevoli solo di aver detto “obbedisco” e, questo, non è più accettabile. E’ tempo, invece, che il baratto in corso sia messo in liquidazione e l’Italia si riappropri delle sue tradizioni storiche, culturali e giuridiche, con soluzioni anche suggerite dal “Il Mercato dei Marò”.
Dobbiamo essere grati all’Avvocato Mauro Mellini per essersi voluto cimentare in un impegno gravoso affrontandolo senza compromessi, ma privilegiando la massima trasparenza ed onestà intellettuale, tipica di coloro che rifiutano il compromesso privilegiando il diritto. Grazie Mauro !
… Con i venti di guerra alle porte sud dell’Europa e ad est forse diventa tutto più complicato anche per i due Marò, dimostrando ancora una volta che certe lacrime di alte autorità non sono proprio il massimo per risolvere questioni fortemente condizionate da quell’italianità che sembra fatta apposta per aggiungere sofferenza alla sofferenza.
E all’improvviso/ non una parola viene, ma il pensiero di finestre alte// il vetro che assorbe il sole// e, al di là, l’aria azzurra e profonda, che non mostra// nulla, che non è da nessuna parte, che non ha fine (High Windows, Philip Larkin)
Augusto Debernardi e Marina Moretti