La poesia di Patricia Hanley, forte di una potenza allusiva che si imprime nella memoria quasi senza che chi legge se ne renda conto, provoca l'attesa ansia che si diffonde come una radice inestirpabile di quando una poesia diventa limbo e luogo del ritorno. Non so se la visionaria metafisicità della poetessa canadese può ricondurre a padri nobili, sicuramente un'affinità, perlomeno dei flash della stessa luce esitono con i versi di Tomas Transtromer. Circa il poeta, premio Nobel svedese, Patricia Hanley si abbarbica con maggiore visceralità alla metafora, ma ciò la rende ancor più umana, più libera nei suoi affondi che producono autentici movimenti tellurici. Un'audacia e un talento davvero rari accompagnano questa poesia di cui dobbiamo la conoscenza e una prima diffusione a Marina Moretti, la poetessa triestina che, come la Hanley, vaga come un corpo stellare pronto a impressionarci definitivamente. (Tiziano Broggiato)
Patricia Hanley: Sotto la Scrttura Corsiva, Ellerani Editore, Collana Poesia Sin Pureza diretta da Marina Moretti
La poesia viene dal silenzio. All’ inizio il poeta non riesce a esprimersi quando si trova faccia a faccia con la vita, la realtà, la morte. Poi, dalla memoria e dal momento che contiene tutto il passato, incontra l’esperienza esistenziale. Ma, per il poeta, la verità di quest’esperienza ha una copertina (copertina refers to magazine covers) che solo la memoria profonda può lacerare per guardare nella realtà potente e con la forza di una catastrofe. Il secolo scorso ha forgiato la necessità dello sguardo e anche per me la necessità di scrivere poesia. E’ solo la poesia che dà alla luce l’intensità di una visione immaginativa nel mondo moderno. C’è l’influenza profonda dei poeti moderni con i loro viaggi poetici, che mi ha ispirato moltissimo. Da giovane mi sono interessata ad altri linguaggi e ho studiato il tedesco e il francese. Poi mi sono dedicata all’italiano. Per questa mia formazione i poeti che mi hanno influenzato sono soprattutto del mondo europeo, come Celan, Apollinaire, e in traduzione, Lorca, Mandelstam e Herbert. Tra i poeti italiani Montale, Saba, Ungaretti e Broggiato. Ovviamente ci sono i poeti inglesi: Pound , Eliot, Yeats e americani notissimi che hanno una importanza inestimabile. Alla fine è arrivato il mio stile più conciso; non è quello dello sviluppo lungo. È la mia propria voce. Patricia Hanley