TRIESTE: alla Libreria e Antico Caffè San Marco Marina Moretti di Iniziativa Europea ha presentato la poesia di Loretto Rafanelli.
La poesia di Loretto Rafanelli esplora un grumo tragico di umanità insito nella contraddizione tra sentimento del tempo da un lato e necessità di testimonianza dall’altro, di opporsi al buio dell’oblio che tutto inghiotte, per ripristinare una qualche presenza delle cose, anche se nella percezione della distanza attraverso il meccanismo della memoria e della visione. La sua istanza si fa morale soprattutto di fronte alle vittime di grandi ingiustizie della storia, come quelle della Shoah, dei massacri nazisti, del terrorismo, delle guerre e degli esodi contemporanei. Dare voce agli ultimi , ai vinti, a quelli che non hanno più voce è per lui una forte necessità poetica ed etica insieme. Ma mai la sua parola si fa ideologia e denuncia, piuttosto la anima una grande compassione per le sofferenze dell’umanità, sia quella del lager che di una corsia ospedaliera. Una compassione per la condizione della vita stessa soggetta al tempo e alla morte. “Le stagioni vissute nelle assenze sono ciò che con più certezza abbiamo di fronte” dice il poeta.”Ci allontaniamo sempre più da tutto, dalle persone, dai luoghi, dagli affetti, dalle cose, che afferriamo e perdiamo continuamente e che popolano il nostro immaginario, la nostra vita”.
Ultimissimo libro pubblicato da Loretto Rafanelli è "L'indice delle distanze", ediz. Jaca Book.
Dal pubblico una bella osservazione: la poesia "Pino Robusti" (martire della Risiera) cita piazza Oberdan (c'era la sede del comando delle SS) ed ora nella piazza c'è una bella scultura di Mascherini dedicata proprio all'amore dei due ragazzi, Pino e Laura.