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dalla parte dei diritti anche per i familiari delle persone con alzheimer

I diritti delle persone non autosufficienti e con malattia di Alzheimer La sentenza della Corte di Cassazione n. 4558 del 22 marzo 2012 stabilisce l’attribuzione dei costi sostenuti per la persona ammalata di Alzheimer ricoverata in struttura protetta pubblica o convenzionata a carico del servizio sanitario nazionale. A Trieste registriamo questi comportamenti da parte di medici e di autorità locali:trattasi di una sentenza non a sezioni riunite e quindi non cogente, vale solo per il caso giudicato; (intanto diminuiscono le diagnosi in merito e per coloro che hanno l’invalidità totale ben difficile riuscire ad avere l’assegno di accompagnamento a meno che non siano ammalati psichici (non si sa mai..)richiediamo i soldi ai familiari dopo la morte del parente non perché civilmente obbligati ma perché hanno accettato l’eredità, (ovvero sono venuti e prendersi la fede e la collanina d’oro) e dunque anche il passivo.Morale: per taluni addetti e autorità sembra sussistere l’idea che le sezioni riunite della cassazione possano sostituire il parlamento (e togliere ogni responsabilità) e che le sentenze giuridiche siano decise non in base alle leggi vigenti bensì a discrezionalità di un caso. Stiamo assistendo ad una corruzione del pensiero e pur di mantenersi il potere e i privilegi si inventano alchimie fra servizi sanitari e assistenziali, disgiungendo ciò che non è separabile perché sempre “cura”per non destinare i soldi alle cose essenziali. La cosa sensazionale è che si fa tutto questo – ah la sbandierata tecnicalità - per prevenire il “danno erariale”. Così in nome del valore sociale… i cittadini pagano e vengono inviati da Erode a Pilato.Augusto Debernardi(Trieste) PS(Su questa stringa http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-1bfb247b-f086-4eff-b032-467bc7bef9e3.html#p=0 la trasmissione di Mi Manda Rai 3 con casi specifici )

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